Esami del sangue, misura della febbre, risonanza magnetica, TAC, raggi, elettrocardiogramma e poi la valutazione
del medico, che interpreta queste analisi e ci informa sul nostro stato di salute, consigliando i comportamenti
migliori per mantenerci in forma e prescrivendo le terapie per prevenire o curare eventuali malattie. Normali
procedure che stanno alla base della nostra sopravvivenza e che sono entrate nella cultura generale della
popolazione, senza necessità di una legge che le imponesse.
Però, se questo logico ragionamento lo spostiamo sulle costruzioni, tutto cambia.
In pochi, ma veramente pochi, si interessano della valutazione in concreto della sicurezza "reale" degli elementi edilizi, strutturali e impiantistici, degli immobili in cui viviamo e lavoriamo.
Forse la paura dei proprietari per la possibile svalutazione dell'immobile, forse il timore dei datori di lavoro che, una volta informati del rischio, vengano accusati di omissione dolosa di cautele, o forse l'idea diffusa che un immobile possa essere eterno; insomma, per molti è "meglio non sapere...".
Ma il punto 8.3 delle NTC 2018 comporta in molti casi l'obbligo di valutare la sicurezza negli edifici esistenti, come, ad esempio, se ci sono "provati gravi errori di progetto o di costruzione"; ciò determina la necessità di verificare sempre tale evenienza, in linea con l'art. 1130 c.c. e con l'art. 17 del D.Lgs. 81/2008, che già individuavano rispettivamente nell'amministratore di condominio e nel datore di lavoro i soggetti responsabili di tale adempimento.
Le norme fondamentali ora ci sono, quindi non resta che intraprendere una campagna a tutto campo di informazione, conoscenza e condivisione per applicarle secondo buon senso da parte dei cittadini e degli operatori di settore, prendendo come spunto di partenza le nuove NTC 2018.
Open day di dibattiti tra Ingegneri e cittadinanza: sicurezza strutturale e antincendio, contabilizzazione calore e risparmio energetico, impianti elettrici, incentivi fiscali.